Ogni anno, la sera della vigilia di Ferragosto, la mia casa (o meglio il giardino di casa mia) si popola di carissimi amici nostri e dei nostri figli. Ceniamo insieme nell'attesa dei fuochi d'artificio. I bimbi restano seduti per circa un minuto poi corrono a giocare, ricomparendo solo sporadicamente richiamati da parole quali "Pizzette!" "Rostelle!"oppure "gelato!"
Poi al primo botto, che preannuncia l'inizio dei fuochi, migriamo chiassosamente e disordinatamente nel piazzale dietro a casa e ci accomodiamo lungo la salita di ciottoli dalla quale si gode di una vista spettacolare sul porto vecchio. Le persone che abitano nei dintorni sorridono vedendo passare la nostra allegra brigata nella quale spiccano elegantissime principesse con abiti scintillanti e ciabatte da mare (così sono più comode!), vampiri con mani da lupo mannaro e strani chitarristi con parrucche da clown.
In questa atmosfera surreale iniziano i fuochi. A me vengono sempre in mente i fuochi di Cattolica, dalla spiaggia, i più grandi che io abbia mai visto o forse semplicemente i primi o i più da vicino. Una mia amica rievoca le feste organizzate da adolescente all'ultimo minuto con i suoi fratelli, quando abitava sul porto, bastavano un' anguria e molti amici.
Ciao
Silvia
Foto da tinywhitedaisies