giovedì 29 settembre 2011

Le buone azioni (chi si loda s'imbroda)




Riemergo ora da una settimana (e più) piuttosto impegnativa.
Se mai vi dovesse venire la malsana idea di scrivere un post come il mio precedente, evitate di farlo nel momento in cui vi arriva un capo fresco fresco, rampantissimo e desideroso di mostrare quanto vale, in cui dovete partecipare alle riunioni della scuola e del catechismo dei vostri figli, in cui oltre ai mille impegni quotidiani avete una festa di compleanno da organizzare con un numero di invitati variabile da 0 a 100 e in cui il portatile che utilizzate solitamente deve essere messo a riposo. Ah! Dimenticavo la maledetta rascassa (geco), che si è divertita tutta una notte ad accendere e spegnere la luce all'esterno della mia camera da letto passando ripetutamente davanti alla fotocellula!
Ciononostante (e lo dico senza polemica) penso di aver risposto a tutti (commentatori e non) e se così non fosse prego chiunque avesse qualche obiezione da fare, di parlare ora (scrivetemi privatamente, per favore!) o tacere per sempre.

Ma veniamo al sodo.
Cosa vi propongo oggi, in questo tanto atteso post? So che qualcuno di voi non sarà riuscito a chiudere occhio dalla curiosità!
Ebbene, la mia proposta è questa:

dato che in diversi commenti che ho letto qua e là ho notato che ci sono lettori di blog che, non avendo a loro volta un blog, si sentono un po' anonimi, che non si sentono oppurtunamente considerati,

dato che conosco diverse blogger che sono di una modestia infinita e non oserebbero mai autolodarsi per le loro opere,

dato che ho bisogno di sentire cose positive per dimenticarne alcune negative relative al precedente post

VI OBBLIGO

a scrivere nei commenti a questo post le vostre BUONE AZIONI: un'occasione più unica che rara!

Questa iniziativa, benchè indirizzata principalmente a chi un blog non ce l'ha è aperta a tutti, anzi, chiunque passi di qui si senta obbligato a commentare e se non ha niente da dire, prima di tutto si vergogni e poi si  dia da fare affinchè possa poi tornare a raccontarci.
 Le bloggers meno timide, che già hanno parlato delle loro buone azioni nei propri blog possono commentare, ma solo a condizione che la buona azione sia inedita (concedetemi almeno l'esclusiva!)
Si possono fare più e più commenti, basta che vi sia almeno una buona azione per commento.

Per questa opportunità gratuita NON vi sarà:

alcun premio, perchè non voglio offendere la vostra dignità (eh!eh! Bella scusa ho trovato: in realtà sono solo tirchia!);

alcun obbligo di iscriversi come follower, perchè non voglio offendere la vostra virtù;

alcuna risposta da parte mia, perchè voglio solo ascoltare in silenzio.


Preciso che:

non faccio miracoli e quindi non aspettatevene;

vi sconsiglio di aprire eventuali ferite, non per disinteresse, ma perchè non sono preparata a medicarle e poi la vista del sangue mi fa impressione;

siete liberi di parlarne con chiunque al fine di dare questa opportunità (più unica che rara, ripeto) a chiunque la voglia cogliere.


In cambio di tutto ciò vi chiedo solo una cosa:
alla fine del commento ditemi attraverso quali strade siete approdati a questo blog, fosse anche solo perchè stavate cercando su google come organizzarvi per il vostro picnic autunnale, o (nel caso del titolo di questo post) stavate cercando di capire come, quando e dove investire il vostro denaro.
Questo per appagare la mia curiosità e nulla più (mi vorrete concedere qualcosa?).

Comincio io a raccontarne una relativa ad una persona che ho conosciute tramite il blog:

Laura di Laura Ricevere con Stile si è adoperata affinchè gli inviti alla festa di compleanno di cui sopra fossero veramente degni di ricevere con stile e mi ha mandato una bozza per realizzarli. Laura, io ti ringrazio infinitamente, sai quanto ti apprezzi, ma , io non so come dirtelo...era proprio nei giorni in cui il computer è stato ricoverato, giusto il tempo di vedere la bozza e via...ma lo userò sicuramente per la prossima festa!
Grazie ancora!

E ora a voi la parola!
Ciao. Silvia.

P.S. Ogni riferimento a persone, fatti realmente accaduti, dire-fare-baciare, ma soprattutto lettera e testamento, vita-opere-omissioni, bacimbocca, baci di Sanremo, baci di Alassio, baci di dama, baci in genere, la Presidenza del Consiglio e i Ministri tutti, i politici,  i non Ministri e i non politici in genere, i capi rampanti, le rascasse, il catechismo, il mondo della scuola, nomi-cose-animali....insomma: ogni riferimento è puramente casuale!






lunedì 19 settembre 2011

Settembre



No, non è la versione "blog" di Occhio alla Spesa!
Anche se un confronto con i prezzi di altre città potrebbe essere utile.


Ci troviamo all'interno del mercato annonario di Sanremo, un posto a cui sono affezionata.
Certo, nulla a che vedere con quello di Mentone, molto più piccolo, ma curatissimo. Lì  frutta e verdura sono lucidatissimi e appena fuori dal mercato si possono trovare i venditori di chevre e altri formaggi, nonchè il venditore di spezie, che coraggiosamente le espone in enormi ciotole, praticamente in balia di ogni alito di vento. Alla minima folata d'aria si solleva una nuvola nei colori del rosso, dell'ocra, della terra (di Siena bruciata?), che comunque non turba il flemmatico commerciante.

 

Ma torniamo a Sanremo. Questo è un mercato vero, senza alcuna  velleità di attrattiva turistica.
Gli espositori sono davvero tantissimi e mi piace perdermi tra i banchi, rifare il giro diverse volte per poi finire ad acquistare dal solito banco davanti all'ingresso.


Il mercato annonario è legato ai ricordi delle prime pappe vegetali preparate per i miei figli, quando andavo da quella signora, coltivatrice diretta, a comprare quelle carote piccolissime, perchè mi diceva "non ci do niente, può andar tranquilla!" e ci mettevo un sacco di tempo a pulirle e ne dovevo pulire davvero tante perchè dopo avere raschiato la parte esterna  rimaneva ben poco.


In seguito lo frequentavo mentre aspettavo i miei figli durante l'inserimento al nido, che è proprio dall'altra parte della piazza, pronta ad intervenire qualora le tate (sante subito!) mi avessero chiamata per dirmi di anticipare il "ritiro", causa pianti e strilli di uno dei miei due tesorini.


Insomma, chi ha provato la non proprio esilarante esperienza di lasciare un figlio al nido, avrà già capito che mi aggiravo tra i banchi con gli occhiali scuri, senza riuscire nemmeno a vedere frutta e verdura, pensando a tutt'altro che a fare la spesa.

 

Ormai sono passati diversi anni (scolastici), ma non è cambiato quello che sento nel dover salutare i miei bimbi al mattino e nel poterli rivedere solo a pomeriggio inoltrato
La nostalgia per gli anni in cui sono stata con loro 24 ore su 24 è tanta, anche se mille volte più faticoso che passare 8 ore (o poco meno) in ufficio


Va be', cambiamo discorso. Conoscete i pomodori cuore di bue (foto sopra) e le trombette (foto sotto)?
Io prima di venire a Sanremo ero completamente ignara della loro esistenza, mentre ora non riesco a farne a meno. E ve lo dice una che non ha mangiato pomodori per i suoi primi 20 anni e che credeva che le uniche zucchine possibili fossero quelle verde scuro, che qui chiamano dispregiativamente "i pegulassi".

Se volete provarli, affrettatevi: non dureranno ancora per molto!
Del resto è settembre e la scuola è già cominciata.

A presto.
Silvia



giovedì 15 settembre 2011

Find the time (Trova il tempo)

Fonte: Tumblr


P.S. Ho trovato il tempo per la traduzione. Scusate il ritardo!

Trova il tempo
Il tempo di leggere,
di sentire il profumo di un fiore,
di dipingere i tuoi sogni,
di prendere un caffè con un amico,
di imparare a fare cose nuove,
di scrivere una lettera,
di sfornare un dolce a sorpresa,
di andare in qualche posto speciale,
di essere VERAMENTE con la persona che ami,
o anche di non fare niente per un attimo.

Ciao.
Silvia

lunedì 12 settembre 2011

Saint Tropez...e tre!


Tornando da Lormarin verso l'Italia non abbiamo potuto non fare tappa a Saint-Tropez!
E' una cittadina gioiosa, colorata, molto diversa dalla regione del Luberon in cui si è svolta prevalentemente la nostra vacanza e sinceramente...mi è mancata!
E pensare che lo scorso anno, prima di andarci, credevo che non mi sarebbe piaciuta, che fosse troppo snob! Certo, il fatto che ci vada Tom Cruise e  tutte le altre stars le cui fotografie sono esposte all'imbarco dei battelli parrebbe deporre contro la mia affermazione, ma a me sembra che vi si respiri un po' di quell'aria anni '60, di boom economico, che di questi tempi può essere veramente terapeutica.
Quando arrivi, sali dal parcheggio sotterraneo  e ti trovi qui



passi per stradine curatissime da cui puoi sbirciare all'interno dei ristoranti e degli alberghi


Questo è l'Hotel des Maures. Mi piace molto e soprattutto mi piacciono gli allestimenti del ristorante, in cui i tessuti sono i protagonisti indiscussi. In pratica vengono utilizzati colori sempre diversi , mantenendo la stessa fantasia a quadrettoni (french check per Cabbages and Roses, Morgan per Bellora).


Saint-Tropez è prevalentemente rosa ed è circondata dal cielo e dal mare più blu che io abbia mai visto.
Il cielo è quasi sempre sgombro da nubi, grazie al Mistral, mentre il mare è... un po' freddino.


Percorrendo la Rue Georges Clemenceau si può veramente sfogare la propria voglia di shopping o anche solo, come talvolta faccio io, di "watching".
Se siete appassionate di cucito, ma anche no, non potete perdervi "Tissus Marinette": rotoli e rotoli di tessuti in fantasie e colori delicati e, ovviamente, di (buon)gusto molto francese. Marinette-Saint-Tropez è un marchio ancora poco noto in Italia e del resto anche in Francia ha solo pochi punti di vendita diretta: 3 a Saint-Tropez, uno a Nizza e uno a Cannes. Oltre ai tessuti ha intere collezioni di mobili, biancheria e accessori per la casa. Nel negozio di Nizza ho acquistato i miei lampadari per il soggiorno, sui quali ho scritto un post tempo fà. Avevo avuto un piccolo problema a riguardo, perchè mancava un pezzo ad uno dei miei chandeliers. Al di là di ogni più rosea previsione, una settimana dopo la mail (in italiano) in cui spiegavo del pezzo mancante, mi è stato recapitato (da un bel ragazzo alto,biondo, con gli occhi azzurri, che si è congedato da me con un "sciaò") pacchetto contenente, oltre al pezzo, un biglietto dei titolari che di pirsona pirsonalmente e in italiano si scusavano e ringraziavano.
Questo glielo dovevo! Anzi, ci farò un post apposta per Marinette Saint Tropez!
E dato che notoriamente faccio tendenza (cara D., inizio a delirare anch'io!) vedrete che impennata nelle vendite (ma solo in Italia, perchè non traduco i posts in inglese) di Marinette Saint-Tropez!



Bene, se state ancora leggendo, potete anche ammirare il negozio in cui acquistare i veri  sandali tropeziennes, consigliato anche da Ines de la Fressange (vedi post "La Parigina"). .


E dulcis in fundo: uno dei negozi della catena "La tarte tropezienne". Potete notare alcuni esemplari della torta tipica in questione, in basso a sinistra. E' tipo una grande veneziana farcita con una crema: veramente squisita! Si trovano diverse ricette di questo dolce nel web, ma non avendole provate non so quale consigliarvi, però se passate da Sentrò non lasciatevela sfuggire!
Ah, dimenticavo! Se però siete fobiche nei confronti di insetti e api in particolare (come Federica, ad esempio) lasciate perdere: queste boulangerie/patisserie sono letteralmente invase dalle api, che ronzano e svolazzano beatamente tra i dolci, mai vista una cosa simile!


Ciao e buona settimana.
Silvia

sabato 10 settembre 2011

Avignon


Avignone è una delle città che ho visto per la prima volta insieme a mia figlia, nel primo viaggio che abbiamo fatto dopo la sua nascita. E' quindi normale che occupi un posto speciale nel mio cuore.


Se a questo aggiungiamo che pochi mesi dopo ci siamo tornati per la seconda volta, grazie ad impegni lavorativi di mio marito, e io e lei ci siamo girate in lungo e in largo la città per diversi giorni, capirete che è veramente una città a cui sono legati tantissimi bei ricordi.



Avevo passato al setaccio tutti i negozi di abbigliamento per bimbi (per me no, grazie! Aspettavo già il secondo pargolo), di giocattoli, la FNAC, perchè in quel periodo (settembre) ricorreva il primo compleanno di mia figlia (oltre all'anniversario di matrimonio, il compleanno di mia madre, di mio marito e di svariati amici e affini).
Per la mia bimba avevo comprato una trottola musicale al cui interno sono alcuni personaggi del circo che si animano mentre la trottola gira e un altro gioco in legno composto da tre papere che si alzano e si abbassano quando il gioco viene trainato.


Questa era la prima volta ad Avignone con la famiglia al completo e devo dire che siamo riusciti a girare molto meno e non siamo nemmeno entrati nel Palazzo dei Papi, mentre quando mia figlia aveva solo pochi mesi  aveva fatto il giro completo in uno di quei zaini-portabimbi che ti noleggiano all'ingresso.
Alla splendida piazza del Palazzo i miei figli preferivano senza ombra di dubbio quella della giostra.



E poi abbiamo pranzato nel ristorante dell'albergo in cui avevamo alloggiato la seconda volta che siamo stati in città. Ho anche detto a mia figlia di non farsi vedere, altrimenti avrebbero riconosciuto in lei la piccola peste che con le sue minuscole dita era riuscita ad allargare un piccolo foro del lettino da campeggio fornito dall'albergo, fino a renderlo inutilizzabile.


Venite con me un attimo alle toilettes del ristorante? (Si sa che una donna non ci va mai da sola!)
Guardate che bel lavandino!


Anche da Avignone è tutto, buon fine settimana!
Silvia

mercoledì 7 settembre 2011

Luberon


Questa vacanza è stata funestata dalla "maledizione della macchina fotografica": un giorno (come già detto) l'ho dimenticata in albergo, un giorno aveva le batterie scariche e il giorno in cui sono andata a comprarle, nel momento in cui le ho inserite, mi sono accorta di aver lasciato la memory card nel computer.
Oooohhh, l'ho detto! Ora bacchettatemi pure!


Non che io creda che questa sia stata una grande perdita per l'umanità, ma avevo preso con orgoglio l'impegno affidatomi da alcune di voi di scattare tante belle fotine (non mi sembra vero che qualcuno le apprezzi, visto ciò che si vede in giro sui blog "seri")




Comunque, una volta appurata la mancanza della memory card, mi sono subito rifiondata nel Casinò (l'ipermercato) da cui ero appena emersa con le batterie. La cosa non è stata poi del tutto negativa visto che solo al secondo turno ho scorto del materiale da party molto, molto interessante e conveniente, di cui ho fatto ovviamente incetta, visto l'imminente compleanno di mia figlia (Katia: non mi chiedere niente sulla location, perchè sono molto irritata al riguardo, OK?)

Un po' di foto sono riuscita a farle, anche se non sono granchè soddisfatta.


Mi sembrano piuttosto ripetitive.
E poi questa foto del castello di Lourmarin non gli rende veramente merito.
A dire il vero penso che questo paese di giorno perda molto del suo fascino (che rimane comunque notevole)
La prima sera di questa breve vacanza, infatti ci siamo recati a Lourmarin per cenare e per puro caso ci siamo trovati nel bel mezzo di una sagra, con tanto di luna park e fuochi d'artificio (vedi qualche post fà).
Lo spettacolo più bello era però vedere il paese con il castello ed altri edifici illuminati


e soprattutto il cielo stellato, che tantissime persone ammiravano incantate, sdraiate su questo enorme prato








Per oggi è tutto, ma tornerò presto ad annoiarvi con altre foto...Avignon
e Saint Tropez (di nuovo!) ci attendono!
Ciao. Silvia

lunedì 5 settembre 2011

In Provenza. Acquisti e foto.


Lo dico subito: delle tazze che avrei voluto comprare per rinnovare il look della mia cucina nemmeno l'ombra!
Sono anche stata a L'Isle sur la Sorgue e riuscire a comprare qualcosa e cioè le alzatine in vetro di cui sopra, dopo lo stordimento dovuto all' estrema concentrazione di, nell'ordine: negozi di brocante/antiquariato, mercatino delle pulci, mercato di ognibendiDio e villaggio antiquario con non so quante centinaia di espositori, insomma riuscire a comprare qualcosa, dicevo, quando avresti voluto comprare più o meno tutto, è stata una grande conquista.

Mio marito, dal canto suo, ha scovato questi alari per il camino


Uso come unico metro per l'acquisto di queste anticaglie il mio gusto personale e il fatto che il prezzo sia intorno a quello di pezzi simili di produzione attuale. Questo perchè sono tuttaltro che un'espertona e le tre alzatine anzichè essere degli anni '20 e '50, come mi ha detto la signora che me le ha vendute, potrebbero essere di epoca più recente.
In fondo, però, questo non è poi così importante: con le alzatine mi sono portata a casa un pezzo di un'antica pasticceria francese, i cui strumenti di lavoro riempivano il negozietto in cui le ho acquistate.
Stampi per cioccolatini, madeleines e uova di cioccolato  e poi espositori per caramelle, torte e dolcetti vari mi hanno catapultata in un'atmosfera da sogno e non ho saputo veramente resistere al desiderio di portarmi a casa un po' di quella magia.




Del paese, L'Isle sur la Sorgue, ho capito ben poco, sommerso com'era dalle bancarelle e poi con due bambini che hanno sete, fame , sonno, la pipì, sono stanchi (e poi si ricomincia) mi è mancato il cuore di immergermi totalmente nel bagno di folla.
Nel villaggio antiquario e in alcuni negozi, invece, ho avuto un' illuminazione: ecco dove si comprano quei mobili e quelle librerie gigantesche che si vedono sulle riviste di arredamento shabby-country-provenzale, che io adoro, anche se, come dice mio marito, poi ci devi costruire la casa intorno!



Purtroppo non ho foto di quella giornata, perchè avevo dimenticato in albergo la macchina fotografica, ma non so veramente cosa avrei potuto fotografare: la folla del mercato? La mercanzia esposta? Qualcuno di quei mobiloni di cui parlavo? Non so, diciamo che non ho visto nessuno fotografare gli oggetti e quindi forse non avrei nemmeno osato. Ecco, una cosa avrei voluto fotografarla: una "battaglia" sulla Sorgue con i partecipanti molto variopintamente mascherati, che muovevano le imbarcazioni tipo gondola. Questa, insieme ad un goliardico addio al nubilato (bridal shower?) ad Aix-en-Provence con la futura sposa vestita da casalinga disperata (bigodini, grembiule, pantofolone ecc.) e le amiche che ne cantavano le imminenti sciagure e chiedevano un'offerta per supportarla, sono le cose che più mi hanno colpito sui francesi in questa vacanza. Ma come? E noi che vogliamo essere tutti composti e charmant per assomigliare a loro? Non si fa così, cari cuginetti, state al vostro posto! Non è che la questione dell'abbassamento del rating sul debito pubblico vi sta dando un po' alla testa? Certe cose le possiamo fare solo noi, abbiamo una tradizione alle spalle e voi tornate ad occuparvi della rentrée e di altre amenità. (Mica mi vorranno rovinare la magia delle alzatine!)


Baci. Silvia

giovedì 1 settembre 2011

Back to school, o meglio: la Rentrée. Cartables!


Andando in vacanza in Francia in questo perodo non si può non prendere atto dell'esistenza di questa entità: la rentrée!
Quasi fosse una quinta stagione a cavallo tra la fine delle vacanze e l'inizio delle scuole o il ritorno al lavoro.
Due anni fà sono stata a Parigi ai primi di settembre e due erano gli argomenti più gettonati da tutte le fonti pubblicitarie: l'imminente pandemia di influenza suina e...la rentrée.
Noi siamo stati catapultati in un clima di panico per entrambi questi problemi e ci siamo sentiti "i soliti italiani", che vivono alla giornata, che vogliono solo divertirsi, pizza amore e fantasia ecc. ecc.
Beh, per come sono andate le cose (la suina si è rivelata in realtà una grande bufala e la rentrèe, grazie a Dio, anche quella volta l'abbiamo superata) mi sa che i nostri cugini si fanno un po' troppe paturnie!
"La rentrée c'est sacre" recitava un cartellone pubblicitario che ho visto solo qualche giorno fà per le strade del Luberon! Allora dai, anch'io voglio fare qualcosa, voglio sensibilizzarmi a questo problema.
Quindi vi parlo di ...cartelle, di queste bellissime cartables francesi!
Innanzitutto il modello: molto vintage! Mi ricordano la mia prima  cartella, che era di vernice rossa.
E poi anche i disegni: io li trovo adorabili!


Avrei voluto che lo scorso anno mia figlia scegliesse una di queste cartelle, ma poi Hello Kitty ha avuto la meglio.

Ci sono modelli per maschi, per femmine e anche per adulti.





Mia figlia ora vorrebbe questa (ma si tiene Hello Kitty, così impara!)





E voi quale scegliereste?


Ah! La marca è Miniseri! Potete vedere sul loro sito tutti i nuovi modelli.

Ciao e buon rientro.
Silvia
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